Cibo e salute sono da sempre un binomio inscindibile e molte persone modificano la propria alimentazione affinché sia la più sana possibile, affidandosi, in varia misura, a notizie scientifiche non sempre sufficientemente controllate, opinioni di dietologi famosi, inventori di diete, valutazioni personali. Data l’importanza dell’argomento, Slow Medicine in collaborazione con Slow Food, ha ritenuto utile proporre qualche riflessione, sulla base delle conoscenze disponibili, nel rispetto dell’ambiente e della persona e, non ultimo, del gusto di mangiare.

Non c’è alcun dubbio che l’alimentazione, oltre che motivo di sostentamento e piacere, sia un fattore importante per la nostra salute e che molte malattie, nel bene o nel male, siano influenzate da ciò che mangiamo. È quindi del tutto fondata l’attenzione che il mondo scientifico ha riposto nell’arduo tentativo di spiegare il ruolo dei diversi componenti della dieta nella prevenzione ovvero nella genesi delle malattie. In questa corsa alla ricerca di spiegazioni, sono stati isolati e studiati gran parte degli elementi presenti nei cibi, spesso con risultati contrastanti e conclusioni fantasiose. Per esempio, per verificare il ruolo dell’alimentazione nel cancro, da un libro di cucina, sono stati selezionati a caso 50 ingredienti. L’80% di questi ingredienti era stato effettivamente studiato a questo scopo e il 72% dei 264 studi rinvenuti, metteva in evidenza un’associazione con il cancro: positiva nel 54% dei casi e negativa nel rimanente 46%. A parte il fatto che i cibi buoni e cattivi si distribuivano, quasi equamente, da una parte e dall’altra, la cosa più interessante che emerge dallo studio è che spesso, per lo stesso elemento, le ricerche giungevano a conclusioni esattamente opposte, dimostrando cioè, che l’elemento prescelto poteva comportarsi sia come fattore di rischio che come fattore protettivo. I fisici quantistici sarebbero entusiasti di questi clamorosi risultati, assai meno le persone comuni, che dovrebbero poi decidere a chi credere e soprattutto cosa fare. Quando si parla di alimentazione è davvero difficile distinguere ciò che è stato validato sul piano scientifico dall’opinione di qualche “autorevole” esperto e, d’altra parte, i media (internet in particolare), non ci aiutano certo a rendere questo compito meno difficile. Allo scopo di individuare il ruolo dei diversi fattori dietetici sulla salute, ogni anno, sono condotti migliaia di studi. L`alimentazione è uno dei campi più prolifici di ricerca ma anche uno di quelli più difficili da valutare.

Spesso gli studi clinici smentiscono quello che è stato suggerito dagli studi osservazionali e l’opinione pubblica è frastornata dalle raccomandazioni confuse e spesse contraddittorie che giungono dal mondo scientifico. Dato che in letteratura si può trovare un po’ di tutto, molti specialisti asseriscono di riferirsi a studi scientifici ma riportano solo le ricerche che danno loro ragione e avvalorano le loro “ricette”, magari estrapolando i dati in modo ingegnoso.

Il nostro consiglio è quindi quello di non avventarsi su percorsi nutrizionali troppo estremi che potrebbero, nel tempo, rivelarsi fallaci ma mantenere una dieta variegata, con quantità regolare e non abbondare con i condimenti. Il tutto ovviamente affiancato da una sana attività fisica!